Il significato di sinestesia

Affrontiamo il significato di sinestesia. La sinestesia è una figura retorica ma come vedremo più avanti in questo articolo, è anche un fenomeno studiato in psicologia e medicina. Tornando alla sinestesia come figura retorica, sappiamo bene che vi fanno ricorso i poeti e scrittori o in generale chi si cimenta con la poesia o chi lavora in ambito letterario o musicale, dove è molto utilizzata.

Alcuni poeti e scrittori fanno “uno sforzo” per creare una sinestesia, altri invece che sono sinesteti di loro, hanno più una familiarità naturale con questa figura retorica. Abbiamo già affrontato altre figure retoriche come l’ossimoro o la paranomasia ma la sinestesia, a differenza di queste, è più complessa.

Definizione generale di sinestesia

Figura retorica che consiste nell’associazione di parole che afferiscono a sfere sensoriali diverse. In psicologia e medicina fenomeno per cui alla stimolazione di un senso corrisponde la percezione da parte di più sensi differenti.

Cosa significa sinestesia

La sinestesia è formata da due parole greche ovvero syn che significa insieme, e aisthánomai che significa percepisco e abbiamo quindi “percepisco insieme”. La sinestesia infatti consiste nel mettere insieme due parole, due termini, che nella comunicazione abituale non potrebbero essere messi insieme in quanto appartengono a due aree sensoriali differenti (ad esempio vista e udito).

In un certo modo la sinestesia è proprio qualcosa di opposto all’anestesia (ovvero quando non sentiamo o non proviamo niente). La sinestesia al contrario è quando sentiamo di più, molto di più.
Una persona può “sentire” un colore e contemporaneamente può “vedere” un suono. Nel cervello di questa persona lo stimolo visivo del colore attiva allo stesso tempo anche il sistema percettivo dell’udito.

Lo stesso può accadere che una persona possa percepire un profumo (senso dell’olfatto) e nello stesso momento si senta toccare sulla pelle (senso del tatto). Nei sinesteti questa percezione è maggiore.

Sinesteti famosi

Tra i sinesteti ci sono attori, letterati, pittori, scienziati e musicisti. Molti musicisti hanno una sinestesia suono-colore. Alcuni nomi celebri sono:

  • Lady Gaga
  • Stevie Wonder
  • Pharrel Williams
  • Beyonce
  • Wassily Kandinsky
  • Frank Zappa
  • Paul Klee
  • Vladimir Nabokov
  • Billie Joel

Figura retorica o condizione neurologica?

La sinstesia può stimolare la creatività ma in taluni casi si può avere con essa una convivenza difficile e questo rientra però più nell’ambito della psicologia e della condizione neurologica. Per molti è una cosa normale e come detto la sinestesia migliora le esperienza, per altri vi è la possibilità che vi sia un sovraccarico sensoriale. In riferimento a questo aspetto ci sono vari tipi di sinestesia come spiega serenis.it.

Esempi di sinestesie nella letteratura, poesia e nelle canzoni

  • Silenzio verde. Giosuè Carducci nel sonetto “Il bove” (t’amo o pio bove… ve la ricordate?) parla di silenzio verde (Il divino del pian silenzio verde). Possiamo immaginare che un silenzio (sfera sensoriale acustica) non possa essere verde (sfera sensoriale visiva) ma lo accettiamo in quanto licenza poetica.
  • Dolce e chiara è la notte. Così inizia “La sera del dì di festa” di Giacomo Leopardi. In questo caso la notte ha un sapore (dolce) e un colore (chiara)
  • Che cantavi parole leggere. Tratto da “Se ti tagliassero a pezzetti” di Fabrizio De André
  • Corsi a vedere il colore del vento. Sempre De André ne “Il sogno di Maria”
  • Io venni in loco d’ogni luce muto (Dante dal V canto della Divina commedia). La luce riguarda il senso della vista mentre muto riguarda l’udito
  • Urlo nero. L’urlo (senso dell’udito) abbinato al colore nero (la vista). Quasimodo

Ma tutti noi usiamo sinestesie perché si tratta della nostra percezione. Ad esempio quante volte diciamo che un certo colore è caldo (ad esempio arancione) mentre un altro è freddo (ad esempio il blu). Un colore caldo ci richiama una sensazione tattile (caldo). E diciamo anche che è vi è un un giallo squillante (il giallo inteso come sensazione visiva) abbinato a una situazione uditiva (squillante)

Ma quali sono i 5 sensi?

Vista, udito, tatto, olfatto, gusto. Ad ognuno di questi sensi vi è una corrispondenza con un organo ovvero rispettivamente occhio, orecchie, pelle, naso, bocca.

Il significato di sinestesia con questi esempi crediamo che sia ora più chiaro e se pensate di essere sinesteti non fate ora un sorriso amaro

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