Perché diciamo “piangere sul latte versato”

significato di piangere sul latte versato

Quante volte abbiamo sentito dire: “inutile piangere sul latte versato”. Una frase che ricorre spesso nel linguaggio comune. Ma perché lo diciamo?

È naturalmente un’espressione figurata, ossia una parola o una frase che prendono un significato diverso da quello che hanno letteralmente. Nessuno generalmente piange se versa un po’ di latte a terra o fuori dalla tazza!

In realtà il senso che si esprime è quello di non lamentarsi o disperarsi dopo un errore commesso a cui comunque non si può rimediare, o dopo aver preso una decisione le cui conseguenze non sono state quelle che immaginavamo e ne proviamo una forte delusione. Come dire: “ormai, quel che è fatto è fatto”. L’unica cosa che si può fare è “ripulire il latte”, cioè provare a cambiare rotta, e ricordare il proprio errore in futuro.

Le origini di piangere sul latte versato

Ma se è vero che non si piange se si versa del latte fuori da dove dovrebbe, è anche vero che l’origine dell’espressione “piangere sul latte versato” nasce davvero da antiche abitudini, quando il latte era considerato un bene estremamente prezioso e molto costoso;  sprecarlo dunque era davvero un atto per cui dispiacersi molto.

Far cadere il latte è una di quelle azioni che non hanno rimedio, non si può recuperare, raccogliere e riutillizzare. Non solo, va anche ripulito in fretta prima che diventi freddo e denso per evitare macchie difficili su fornelli o pavimento.

In letteratura

Chi per primo usò questa espressione non è noto ma esiste un brano di letteratura di Esopo che racconta di una lattaia che doveva vendere il latte al mercato e, sapendo quanto era prezioso, pensava a cosa avrebbe fatto con i soldi ricavati dalla vendita, fantasticando ma camminando anche distrattamente. Così inciampò e il latte si rovesciò a terra. Era versato! Non recuperabile, non vendibile. Questo sì, generò pianto e disperazione. L’aver pensato troppo oltre senza badare con attenzione al momento, costò parecchio alla lattaia.

Anche l’americano Jemas Howell scrisse nel 1959 un libro di proverbi e inserì l’espressione “piangere sul latte versato”.

“Piangere sul latte versato” nel mondo

Quando si usano espressioni figurate bisogna sempre far attenzione a non tradurle letteralmente in altre lingue perché spesso non sono usate e di conseguenza non vengono capite; spesso vengono travisate con errori di comprensione non proprio piacevoli.

Nel caso della frase “piangere sul latte versato” troviamo però una corrispondenza esatta nelle espressioni inglesi “ Don’t Cry Over Spilled Milk Day”, con la quale si esorta a non guardare le cose storte o gli sbagli della giornata e andare avanti con positività.

Non si sa chi l’abbia inventata davvero questa frase così efficace; di certo è entrata nel linguaggio quotidiano con prepotenza ed è tra le più utilizzate.  Speriamo di aver soddisfato alcune curiosità!

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