Il palindromo più lungo del mondo: nuovo record

Ultimo aggiornamento il 22/02/2022

Un nuovo record per il palindromo più lungo del mondo. Se prima il palindromo più lungo del mondo in lingua italiana apparteneva a Giuseppe Varaldo con 4587 lettere, e quello in lingua straniera (francese) apparteneva a Georges Perec (5556 lettere) ora possiamo sicuramente parlare del testo palindromo più lungo del mondo con l’opera di Gabriele de Simon. L’opera di Gabriele de Simon è infatti di 6093 caratteri, escludendo i segni di interpunzione, e ha come titolo “Vangelo palindromo”.  Gabriele de Simon è un personaggio curioso e speciale e che abbiamo avuto modo di intervistare (leggi la nostra intervista); nato a Trieste il 13 giugno 1972 e laureato in matematica, insegna matematica e fisica al liceo e la sua storia è particolare e avvincente.

Gabriele concepì l’idea di quello che allora non sapeva poi sarebbe diventato il Vangelo Palindromo già nel lontano 1984, ma avendo solo 12 anni e un “vocabolario” non ancora così sviluppato e completo, dopo qualche settimana decide di desistere. In realtà Gabriele de Simon componeva palindromi già dal 1979, anno in cui frequentava la prima elementare; aveva infatti notato che un suo (ignaro) compagno di classe possedeva un cognome bifronte, cosa divertente, e ne era rimasto affascinato a tal punto che in due giorni aveva trovato sul vocabolario tutte le parole bifronti della lingua italiana.

Negli anni questa sua passione è diventata quasi una meravigliosa e invidiabile deformazione mentale, una capacità rara di giocare con le parole; questa capacità e creatività è sviluppata anche in altre forme d’arte che hanno a che fare con l’uso delle parole e i giochi di parole stessi (ad esempio i rapper stessi attraverso il freestyle hanno una creatività simile e una struttura cerebrale inconsueta come dimostrato da uno studio pubblicato e di cui vi abbiamo già dato conto).

Gabriele de Simone amava leggere tutto al contrario, dalle insegne pubblicitarie, ai giornali, ai libri, ai sottotitoli dei telegiornali con una tendenza a “palindromizzare” praticamente tutto. Dopo aver composto centinaia di palindromi brevi, alcuni dei quali anche in latino e presenti sul web qualche anno fa ritentò l’impresa e riprendendo il progetto del Vangelo palindromo abbandonato in giovane età.

Un giorno, all’improvviso, così come quando accade che una soluzione di un rebus che avevi abbandonato viene a farti visita, una piccola frase cominciò a ingrandirsi nella sua testa in maniera meravigliosa. L’argomento era religioso; ma si trattava di un caso. Insistette con tutta la cocciutaggine che contraddistingue l’uomo de Simon, riempiendo risme e risme di carta.

A lungo andare era provato dalla fatica ma tuttavia si sentiva preso da una smania indicibile che non gli permetteva di fermarsi. Cominciò a vedere uno spiraglio per chiudere e, constatò che l’occasione propizia fosse stata proprio il 21.02.2012 (guarda caso una data palindroma), giorno in cui posò definitivamente la penna e terminò di scrivere il “Vangelo palindromo”.

Nel frattempo avevo già comunicato il suo tentativo ad alcuni esponenti dell’OPLEPO (L’Opificio di letteratura potenziale che è una sorta di palestra di scrittura creativa). La particolarità di questa opera di de Simon è data da alcuni vincoli estremamente rigidi che l’autore stesso si è auto imposto: gradevolezza e attinenza al tema, scarso uso di astrusità e rigoroso ordine temporale degli eventi. Inoltre ha posto attenzione ad un aspetto basilare: il crescendo; è infatti normale che se un palindromo è bellissimo nella prima parte lo sia quasi sempre molto meno nella seconda, fin quasi a perdere là ogni significato. Il tentativo (riuscito) di de Simon invece è stato quello di partire bene e finire meglio.

Pubblichiamo la frase centrale del palindromo e che pertanto si auto inverte; siamo nel punto in cui Gesù incontra Simon Pietro che non ha pescato nulla (leggeri ami meri sollevi là), prima della sua conversione. Indovinate un po’ qual è la parola centrale di tutto il racconto? Geniale no?


Da ore Simone rasa mare.
È capace e va!
Nauta laido,
a ira leggeri ami meri sollevi là!
E là è Dio! Suol ridarti amore!
Pietro con Gesù segnò cortei.
Però mai tradirlo! (uso ideale!)
A livello sì remi:
mai regge l’aria; odia la tua nave!
E capace era, ma s’arenò! Misero!
Ad…

Per gli appassionati del genere ma anche solo per i curiosi il testo è disponibile in formato leggibile dagli e-book o dai tablet.

Se volete creare un palindromo ecco alcuni consigli

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